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2023-03-01 10:39:19 By : Ms. Ling K

Un lavoro complesso, effettuato con grande accuratezza e partito immediatamente dopo la segnalazione degli abitanti del luogo, che ha permesso di effettuare non solo il ripristino della zona franata ma anche di prevenire danni seri che avrebbero potuto verificarsi. E’ stata presentata ieri nel Municipio di Calci la totalità degli interventi effettuati per la messa in sicurezza della sponda destra della Zambra di Montemagno, eseguiti con tempistiche ottimali nonostante la mole dei lavori e la delicatezza della zona.

"Tutto è iniziato il 7 dicembre- racconta il sindaco Massimiliano Ghimenti- quando la famiglia che abita nel luogo interessato ci ha segnalato di aver sentito un rumore sinistro nella notte, che solo il giorno seguente è stato collegato alla caduta delle pietre e alla vera e propria buca che si era scavata nella sponda del fiume, immediatamente sotto la strada".

Insieme al sindaco hanno partecipato alla presentazione degli interventi svolti Giovanni Sandroni, assessore comunale alla protezione civile, Francesco Pistone, responsabile Genio Civile Valdarno Inferiore (Regione Toscana), e Maurizio Ventavoli, presidente Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno. I primi sopralluoghi sono stati fatti da un punto di vista geologico, per accertarsi che non ci fossero problemi di tenuta, per una strada che conduce alle abitazioni di dodici famiglie, dopodichè, avendo scongiurato una chiusura totale della circolazione che avrebbe messo in seria difficoltà gli abitanti della zona, si è potuto procedere con i lavori, per una spesa complessiva di quarantamila euro, interamente a carico del Comune.

"Il problema è derivato dall’erosione provocata dall’acqua- ha precisato il primo cittadino-e a proposito di questo è importante ricordare che si è verificato in una giornata di allerta meteo con codice giallo. Non dobbiamo pensare che con questo grado di criticità si possa stare tranquilli, soprattutto in una zona come la nostra, è fondamentale sapere che il codice giallo, rispetto a quello arancione, non riesce a darci una collocazione precisa dei fenomeni idrogeologici ma comunque è un segnale di allerta, e come tale non va trascurato". Il procedimento seguito per la messa in sicurezza della strada è stato delicato, con il trasporto a mano delle pietre (poi calate a una a una) necessarie a riempire i gabbioni di sostegno, delle "scatole" di rete metallica ottime per la loro duttilità e per il drenaggio delle acque, che sono stati sistemati a partire dalla zona più in basso rispetto al ciglio della strada, per salire man mano verso l’alto, e rendere solida tutta la struttura.

"L’intervento è stato fondamentale, da un punto di vista tecnico molto complesso e gestito in tempi ottimali- ha affermato Francesco Pistone- e dimostra ancora una volta come le sinergie giuste portino a soluzioni veloci, preventive rispetto a problematiche ben più gravi".

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